martedì 19 marzo 2013

Riti (in)tramontabili - parte 3: le tradizioni



Accertato che mancano meno di 6 mesi al nostro matrimonio, in famiglia si comincia a respirare aria di agitazione, e fioccano i consigli su ciò che dovremmo o non dovremmo fare...
Ora, sorge spontanea una domanda: ma vi pare che siamo così convenzionalisti da fare ciò che si dovrebbe fare ed evitare ciò che andrebbe evitato???Proprio noi???ahahahahahah ^_^

In ogni caso (giustamente) i consigli arrivano..i più (onestamente) la mia mente li elimina dopo pochi giorni (Max è ancora più fortunato, li elimina seduta stante, nel senso che il suo cervello li cataloga come non importanti e non li registra ^_^ ), ma un paio sono riusciti ad insediarsi.

Uno degli ultimi viene direttamente dalla nonna, che si raccomanda che rispetti almeno la "regola" delle 5 cose...
Anche qui mi son ritrovata a chiedermi che senso possa avere un rito/usanza come questo in una società dove ormai il matrimonio arriva dopo magari anni di convivenza. Anche perché queste usanze mi sanno molto di riti scaramantici..è vero che nessuno desidera che il proprio matrimonio naufraghi, ma affidare la buona riuscita di un rapporto a gesti compiuti o meno il giorno delle nozze mi pare eccessivo.

Così di primo botto ho riso in faccia alla mia nonnina e le ho detto che non me lo sognavo proprio. (Cara la mia nonna, mi perdona -quasi- tutto e l'adoro).
Poi ho pensato a questa cosa per qualche sera, ed in fin dei conti mi son detta che male non fa a nessuno, non è dispendiosa e  farebbe contenta anche la nonna che, poveretta, già  si vede la nipote sciagurata (io :p  ) che neppure si vuol sposare in chiesa. ^_^

Ecco, dunque mi rassegno e mi informo bene, e questo è ciò che trovo:

Secondo la tradizione derivante da un detto inglese, ogni sposa dovrebbe indossare qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di prestato e qualcosa di blu e dovrebbe tenere una moneta da sei pence nella scarpa.

L’oggetto nuovo (ad. es. qualche capo di biancheria intima) e quello vecchio (ad. es. un bel fazzoletto ricamato) simboleggiano il passaggio dalla fanciullezza alla nuova condizione di sposa. Beh, io la fanciullezza l'ho passata direi da qualche anno ma tant'è...di nuovo ci sarà l'abito, di vecchio vedremo..chiederò alla nonna ^_^

Chiedere in prestito qualcosa (un accessorio) significa far partecipare strettamente alla cerimonia una persona cara; anche qui ancora nada, anche perchè non sapendo né come sarò vestita né pettinata o altro che chiedo in prestito?domanderò magari gli orecchini a mia mamma.


L’oggetto blu (ad es. una giarrettiera arricchita con un fiocchettino blu) ricorda l’uso ebraico di ornare le spose con un nastro di questo colore, segno di purezza, amore e fedeltà. Qui me la cavo alla grande, unapersona, appena saputo che ci saremmo sposati, mi ha regalato proprio una giarrettiera blu e bianca. Ora lo scopo della giarrettiera non mi dice nulla (dai, onestamente, se non sei Barbie la giarrettiera sta male!!!) e non credo sia l'oggetto che farà impazzire d'amore e di ardore il mio futuro marito, ma dato che c'è la indosserò (nonostante non sia Barbie, anzi...) da qualche parte...magarti me la riciclo come collarino :p




La moneta da sei pence dovrebbe assicurare la ricchezza: in Italia, vista la difficoltà di procurarsene una, questa voce dell’elenco è stata sostituita da “qualcosa di regalato“. Se qualcuno vuol farsi avanti e darmi (o regalarmi così rispettiamo entrambe le usanze) un pezzo da 500 sappiate che siete i benvenuti :p (scema che sono!!!)
A parte le mie idee idiote direi che anche in quel caso ho solo che l'imbarazzo della scelta tra le cose regalate, dalle scarpe (mamma) alla giarrettiera passando per l'abito.


Insomma, un rito, o meglio una sequenza di riti,  forse (in)tramontabile, ma se questo può parzialmente far felice una signora anziana adorata..beh, ben venga direi, no?



(parzialmente ispirato da http://www.tisposo.it/blog/2013/03/18/secondo-tradizione/)

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